Litoclasia percutanea ecoguidata
La litoclasia percutanea è un metodica mini-invasiva utilizzata per il trattamento di grossolane calcificazioni che spesso si formano all'interno dei tendini della spalla, dando origine a un processo infiammatorio definito tendinite calcifica, causa di dolore e importante limitazione nei movimenti articolari.
Quali sono le cause e i sintomi della tendinite calcifica?
Le cause non sono note, è una patologia che colpisce prevalentemente le donne tra i 30 e i 40 anni di età e si può manifestare in due modalità:
- Dolore cronico accentuato da alcuni movimenti
- Dolore acuto con insorgenza notturna ed importante limitazione nei movimenti.
La sintomatologia acuta di solito insorge durante la fase di riassorbimento della calcificazione, quando l’organismo riconoscendola come corpo estraneo, prova a scioglierla attivando un processo infiammatorio importante.
Come si fa la diagnosi?
Le calcificazioni spesso possono essere visualizzate con un banale esame Radiografico (RX), tuttavia l’ecografia permette di definire con esattezza localizzazione, dimensioni e fase della calcificazione.
Inoltre l’esame ecografico permette di escludere altre cause di dolore alla spalla: lesioni tendinee, borsisti, tendiniti da sovraccarico.
In che cosa consiste il trattamento di litoclasia percutanea ecoguidata?
La calcificazione viene trattata esclusivamente quando il paziente è sintomatico e ha dolore, solitamente durante la fase acuta di riassorbimento.
Tutta la procedura viene effettuata con l’ausilio dell’ecografo, che permette di visualizzare in diretta l’ago e la calcificazione, consentendo di raggiungere in modo preciso calcificazioni anche di piccole dimensioni e localizzate in profondità.
Si predispone il campo sterile e viene eseguita un’anestesia locale, con lidocaina a livello della cute e nelle vicinanze della calcificazione.
Viene successivamente posizionato un ago all’interno della calcificazione e tramite una leggera pressione si inietta della soluzione fisiologica che scioglierà la parte interna della calcificazione stessa.
La procedura di lavaggio viene ripetuta più volte, utilizzando ad ogni ciclo della soluzione fisiologica pulita, fino ad ottenere il collasso della calcificazione con persistenza del solo guscio esterno.
Una volta completato il lavaggio sarà introdotta una dose di cortisonico all’interno della guaina di scorrimento dei tendini della spalla (borsa sub-acromiale).
A distanza di 30 giorni viene eseguita un’ecografia di controllo per rilevare la presenza di eventuali residui calcifici.
Ci sono controindicazioni al trattamento?
L'unica controindicazione è la presenza di lesioni a carico dei tendini della cuffia dei rotatori.
I pazienti sotto anticoagulante devono sospendere la terapia prima di eseguire il trattamento di litoclasia.
Il trattamento è doloroso?
No, il paziente avverte il fastidio dato dalla puntura di anestetico, dopodiché avverte la sensazione come qualcosa che “si gonfia” all’interno della spalla.
Al termine della procedura devo prendere qualche accorgimento?
È sempre meglio che il paziente venga accompagnato.
Al termine della procedura si posiziona del ghiaccio nella sede della puntura ed è consigliabile assumere un antinfiammatorio in caso comparisse dolore una volta scomparso l’effetto dell’anestesia.
Esistono trattamenti alternativi?
La litoclasia percutanea è il trattamento di riferimento (gold standard) nei pazienti con tendinopatia calcifica in fase acuta.
Le onde d’urto non rompono la calcificazione ma agiscono sull’infiammazione e sulla sintomatologia dolorosa e son consigliate nella fase cronica.
L’intervento chirurgico ha l’obiettivo di asportare la calcificazione, ma è una metodica più invasiva infatti lo strumentario per artroscopia è più grosso dell’ago e prevede l’ospedalizzazione del paziente.
Come avere maggiori informazioni?
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